Il jukebox che suona poesie.

Si chiama jukebox letterario, è stato inventato a Messina e funziona con una vecchia moneta da 500 lire. Oggetto vintage e innovativo allo stesso momento, diffonde poesie invece che note musicali. La curiosa rivisitazione che permette di ascoltare gratuitamente i versi di alcuni tra i poeti italiani più importanti tra cui Montale, Bufalino, Brancati, Cattafi e Consolo.
Immaginate di entrare in un liceo e vedere nell’androne un jukebox perfettamente funzionante. Ricevete gratuitamente una moneta, la inserite nell’apposita fessura e sentite non musica, ma una voce che recita:

«Forse un mattino andando in un’aria di vetro
arida, rivolgendomi, vedrò
compirsi il miracolo:
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore di
ubriaco…».

L’effetto sarebbe sicuramente straniante ma estremamente piacevole. Questa idea è figlia del professor Mauro Cappotto, docente di Storia dell’arte al liceo di Capo d’Orlando. E’ nata per ricreare interesse intorno alla poesia, che è musica per l’anima. All’interno del jukebox sono stati inseriti versi di autori legati soprattutto al territorio siciliano, ma l’elenco delle poesie può essere integrato da studenti e docenti con progetti di ricerca per i poeti locali.

 Il progetto è nato nel 2014 all’interno della Stanza della Seta a Messina, dove c’è un caffè letterario, ed è stato pensato per dare l’opportunità ai visitatori di ascoltare autonomamente versi di poesie. Quest’anno l’ «invenzione» è stata presentata ai giovani in occasione della rassegna Naxoslegge di Fulvia Toscano, inaugurata il 31 agosto scorso. Nei prossimi tre anni sarà poi diffusa in vari istituti e licei siciliani.
In passato si era sentito parlare di macchinette che regalano racconti sui mezzi pubblici francesi, di erogatori di sigarette che propongono libri in Germania, e di distributori automatici di poesie in America. L’Italia, paese della cultura universalmente riconosciuto, non resta a guardare e propone poesie da ascoltare!

Giuliana DONORÀ

 

 

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