UN ANNO DI “SAPERI”, PER FARE CULTURA CON I GIOVANI STUDENTI
Con questo numero la Pagina dei Saperi compie un anno, 11 «uscite» in cui abbiamo raccolto le migliori tesi di laurea delle nostre università, il pensiero di docenti universitari di tutta Italia e quanto sono capaci di creare e mettere a disposizione del bene comune gli atenei e il territorio. Hanno lavorato con passione a questo progetto tanti studenti universitari la cui voce trovate qui accanto. Da economia a scienze delle comunicazioni, da comunicazione pubblica e politica a comunicazione interculturale, passando per innovazione sociale, comunicazione e nuove tecnologie, sono giunti ragazzi e ragazze motivati ed attenti, curiosi ma anche spaesati, con diverse competenze e qualche fragilità.
La pagina dei saperi è diventato piano piano un team, il Team Saperi che ha anche lavorato a descrivere eventi ecclesiali, culturali e sociali, con noi ha costruito la nuova comunicazione della pastorale universitaria per il prossimo anno e collaborato a rafforzare quella di diversi progetti come Servire con Lode. Attraverso lo sguardo educativo del mondo Caritas i giovani hanno provato a leggere la realtà con occhi nuovi, con l’aiuto dei professionisti del giornale e altri collaboratori hanno esplorato cosa significhi comunicare a partire da un patrimonio valoriale condiviso. Non tutto è andato sempre bene, non sempre noi e loro siamo stati all’altezza, qualche scadenza è andata perduta, qualche posizione ha avuto bisogno di essere raddrizzata, ma un rapporto educativo e formativo è fatto anche di questo o soprattutto di questo. Non vogliamo celebrare in queste righe un successo, rilanciamo piuttosto la validità e la potenzialità di un metodo: accompagnare i giovani facendo con loro, con loro inventando e soprattutto ascoltando quanto hanno da dire e proporre, aiutandoli a tematizzare un’intuizione, a dare corpo ad un’idea e lasciando che le loro narrazioni e visuali ci aiutino a cambiare le nostre, qualche volta non più capaci di intercettare la realtà come vorremmo e dovremmo fare.
Facendo insieme speriamo di aver aiutato qualcuno di questi studenti a trovare un po’ di più la propria strada, a rispondere – per usare un termine ecclesiale che ci è caro – alla propria vocazione. Ma la Pagina dei Saperi non è solo una palestra per giovani, nelle nostre intenzioni è anche uno strumento per condividere i saperi, per fare cultura in modo vero anche se semplice, una piccola voce che possa dare voce a quanto accade intorno a noi. Ci fa piacere pensare che qualche cosa si sia smosso: lo constatiamo in qualche lettera che è giunta chiedendo un contatto di un tesista o nelle relazioni che si sono create con alcuni docenti. Un anno, 11 «numeri», sono certamente troppo poco, ma crediamo di poter dire che il test è stato superato e che ci ritroverete a settembre per trascorrere un altro anno insieme, con maggiori aperture verso il mondo, con i nuovi progetti che anche con la vostra collaborazione potremmo scovare e valorizzare. Per ora, nell’augurarvi un po’ di riposo, diciamo grazie ai nostri lettori, sulla carta e sul web, grazie a chi ha gratuitamente accompagnato i nostri giovani, chi ha contribuito con un pezzo, con la propria tesi, con la propria passione. Grazie agli atenei, soprattutto torinesi, che hanno accolto la nostra proposta di collaborazione ed accettato che vi potessero essere i tirocini curricolari. Recentemente il direttore di Internazionale ha scritto «Nel momento in cui perdiamo il desiderio di capire – di la- sciarci sorprendere, di ascoltare e testimoniare – perdiamo la nostra umanità». La Pagina dei Saperi è a servizio di una maggiore comprensione, di quanto si muove sulla Terra e di quanto sappiamo continua a muoversi in Cielo.
L’equipe editoriale