L’ESPERIENZA INNOVATIVA DEL TIROCINIO

IL NOSTRO PERCORSO: PALESTRA DI ENTUSIASMO E LAVORO DI SQUADRA

Redazione tirocinanti Saperi

Il piccolo bus azzurro si inerpica nella stretta stradina diretto in Val Sangone. Osservo fuori dal finestrino il paesaggio, fatto di conifere e montagne ancora impolverate da un sottile strato di neve. Sto tornando a casa: oggi è stato il mio ultimo giorno di tirocinio. Sono trascorse due stagioni, sei mesi, 225 ore da quando è cominciata qest’esperienza. E’ il mio secondo anno di università, corso di Innovazione Sociale, Comunicazione e Nuove Tecnologie; è ottobre quando decido di voler arricchire il mio percorso accademico con un tirocinio curricolare.
Scorro  attentamente   tutte le proposte per il mio corso di studi, e il mio sguardo va a soffermarsi su una in particolare. Per me che arrivo da un piccolo paesino  della vasta provincia torinese, confrontarmi con una realtà editoriale   come   quella  de «La Voce e il Tempo» è davvero un sogno; poter vedere il funzionamento di una redazione, ed imparare ogni giorno qualche «trucco del mestiere» una novità assoluta.
«Ho trovato il mio tirocinio!» – mi dico mentre invio il mio curriculum.
Ad aspettarmi saranno settimane ricche di opportunità, un confronto diretto con quella che auspicabilmente diventerà la mia futura professione.
Rassegna stampa, impaginazione, correzione  di  bozze ed organizzazione d’eventi, i ritmi sono serrati e gli argomenti i più disparati, a parti- rdalla formazione sino alle nuove tecnologie, passando tra la storia e lo sport.
Il bus si ferma, destandomi dai miei pensieri: sono arrivata a casa. Le luci dei primi lampioni accesi illuminano le strade di Giaveno. Cosa resterà di quest’esperienza?  Sicuramente mi ricorderò i volti sorridenti di persone motivate ed orgogliose del proprio lavoro, i caffè al volo tra un’intervista e la stesura di un articolo, i viaggi in autobus e tram verso la redazione, i teatri ed i palazzi storici di Torino.
Ciò che però non dimenticherò mai sarò quel bagaglio di nuove esperienze e competenze, un tassello in più a completare il puzzle della mia vita personale e professionale.

Roberta NOVARINO

 

 Far parte della redazione di un giornale non è cosa semplice. Ci si trova a lavorare in un team con un background e competenze diverse; si discute per far valere le proprie idee e posizioni; si impara talvolta anche la sconfitta. I lavori a cui si è sottoposti, soprattutto se alle prime armi, sono essenzialmente di ricerca, individuale o  di gruppo. A poco a poco che le competenze si assodano si passa alla scrittura e al lavoro di «autore» vero e proprio. Non si arriverà mai al «ho imparato tutto» perché la sperimentazione è continua e il cambiamento è fondamentale per interessare i  lettori. La curiosità stimola la ricerca, e con essa a sua volta il sapere e la conoscenza.
Il tirocinio è un’esperienza formativa che permette di allontanarsi dai banchi universitari per capire che, in realtà, la strada da percorrere è ancora tanta e raggiungere il lavoro dei propri sogni richiede tempo e fatica. Acquisire tuttavia le cosiddette competenze trasversali per mezzo del lavoro redazionale può dare una marcia in più, oltre che un’idea e un’aspettativa di quello che sarà il mondo del lavoro vero e proprio.
Ciò che ho particolarmente apprezzato è stato il grande lavoro svolto “in squadra”, in quanto mi ha permesso di condividere idee e conoscenze e alleviare a volte anche la fatica. Ho trovato inoltre stimolante poter percorrere questa strada con ragazzi di diversi corsi di studi, in quanto ognuno ha potuto contribuire a modo suo attraverso interpretazioni differenti rispetto a quelle che individualmente avrei potuto dare io. Lo consiglio a tutti coloro che vogliono un’esperienza diversa da quella prettamente legata allo studio!

Arianna BASTONERO

 

Alla luce delle 200 ore di tirocinio presso «La Pagina dei Saperi» posso affermare con certezza che sia stata un’esperienza fondamentale per il mio percorso di crescita sia dal punto di vista umano sia dal punto di vista delle competenze. Durante questo percorso, lungo circa 2 mesi, ho affinato e migliorato le mie capacità di lavorare in gruppo, ho imparato a usare software grafici e a gestire al meglio il tempo a disposizione per la consegna di un lavoro. Sono orgoglioso e soddisfatto del percorso conclusosi: ritengo che questa sia stata una reale «palestra» per il mondo lavorativo che mi attende e che il grande supporto reciproco che ci siamo dati tra tirocinanti rimarrà impresso nella mia mente come fonte di entusiasmo.

Lorenzo MICHELETTO

 

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