Bract: quando l’artista è il mio vicino di casa

Un progetto di residenze per artisti che svolgono progetti sul territorio

Artisti e comunità sono gli ingredienti alla base del progetto Bract, ovvero «Breve Residenza Artistica di Comunità e Territorio». Il progetto propone ospitalità agli artisti che vogliono offrire i loro talenti al territorio, interfacciandosi con la comunità locale. Bract è stato  già collaudato lo scorso anno all’Isola d’Elba: 17 settimane di brevi residenze, partendo dall’idea che si vive meglio se si ha un artista come vicino di casa. «Il successo della prima edizione ci ha incoraggiati a continuare, ed a rendere quell’esperienza un format da esportare in tutta Italia» racconta Enrico Gentina. È stato lui ad avere avuto l’intuizione alla base di Bract. Dopo aver osservato il territorio dell’Elba, i suoi bisogni e i suoi punti di forza, ha pensato che «bisognava far capire alle persone che abitavano in un posto bello e il modo che ci è sembrato più interessante è stato quello di farlo raccontare agli artisti». Da qui l’idea della residenza con l’arte che si lascia contaminare dal territorio. Quest’anno Bract sbarca in nuove località: ogni periodo di residenza termina con un’esposizione o uno spettacolo. Gli altri grandi protagonisti del progetto sono le comunità locali. «Lo scorso anno», prosegue Gentina, «le comunità si sono lasciate coinvolgere ben oltre le aspettative: la gente era incuriosita dalla novità dei linguaggi e dalla presenza di persone nuove». Il desiderio degli organizzatori è che Bract diventi un circuito di residenze, in cui gli artisti ospitati possano intrecciare relazioni tra loro e creare un network sul quale poter contare, perché la sfida dell’artista di oggi è crearsi un’audience, cosa non facile da fare se si è soli, soprattutto quando si è giovani e non ancora affermati.

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