Start up Biomed Forum
Meno costi più benefici per la salute.
Ordine, metodo e cellule grigie: l’infallibile ricetta di Hercule Poirot, il formidabile detective creato dalla penna di Agatha Christie, può essere ben applicata anche altrove. Ad esempio per scovare soluzioni biomedicali migliori a minor costo per la comunità. Creare maggiori efficacia ed efficienza: lavorano così, con ordine, metodo e cellule grigie i partecipanti dello Startup Biomed Forum, che si è tenuto a Torino dall’11 al 13 ottobre. Il tema di questa edizione è l’accesso al mercato; l’incontro è rivolto alle startup in ambito medical device, per confrontarsi su problematiche comuni, scambiarsi esperienze e best practice, creare collegamenti e fare rete per future sinergie e collaborazioni.
Un fermento tutto italiano di concretezza, tecnologia e sguardo al bene comune. Ne parliamo con Paul Muller, uno dei coordinatori scientifici del Forum, amministratore delegato di Niso Biomed, startup pluripremiata all’estero e in Italia dalla Presidenza della Repubblica.
«Lo Startup Biomed Forum è un network informale» spiega il dottor Muller, «ma coordinato da enti importanti. Con la terza edizione si è consolidato. Quest’anno abbiamo identificato sinergie utili da proporre alle istituzioni di tutto il settore. Lavoriamo facendo rete e ci aiutiamo reciprocamente. Le startup biomedicali costituiscono un potenziale altissimo di miglioramento nel livello diagnostico (più risultati e minori rischi per i pazienti) e organizzativo; e di forte risparmio economico per tutto il settore sanitario pubblico».
La forza degli imprenditori e degli enti che si sono incontrati al Forum sembra risiedere nell’essere portatori di una cultura d’impresa dinamica e saggia; dove l’obiettivo è integrato all’intera comunità: migliorare tutti, peggiorare nessuno.
Con il suo stile di sano lavoro, l’appuntamento annuale di questo Forum costituisce un incrocio fondamentale dell’impegno italiano costante e coordinato tra ricercatori, università, politecnici ed enti istituzionali importanti come Assobiomedica, BioPmed, PNICube e Associazione Italiana Ingegneri Clinici.
La messe di quest’anno è stata di ingente rilevanza: oltre che per l’altissimo tasso di innovazione portato da ogni partecipante, per la comune consapevolezza di aver individuato una strategia relazionale fatta di sinergie, coordinamento, lavoro integrato fra i protagonisti coinvolti. A ciascuno di loro, buon lavoro fino allo Startup Biomed Forum dell’anno prossimo.
Marco Fioccardo
Redazione Pagina dei Saperi